Consulente SEO o un team?

Apparentemente, un consulente SEO svolge lo stesso lavoro di una web agency, nel suo campo specifico.

Apparentemente, appunto.

L’illusione di una sovrapposizione di ruoli sfuma velocemente, nel momento in cui analizziamo con maggior attenzione le funzioni delle due figure.

Un’agenzia web svolge una funzione sociale differente dal consulente.

Il falso mito: la parcella.

Per i non addetti ai lavori la differenza principale si potrebbe riassumere come uno scarto di soldi da pagare, come se il consulente fosse automaticamente la soluzione più conveniente. Vi assicuro che esistono agenzie convenienti, così come esistono consulenze dispendiose (e viceversa). Sebbene sia palese che i costi di gestione di un ufficio / locale gravino sui prezzi dei servizi, è anche vero che l’acquisto di software specifici per la realizzazione dei progetti viene assorbita meglio da un maggior numero di progetti.

La funzione di questo articolo sarà proprio quella di fare chiarezza in merito alle funzioni dei due attori sociali.

Punti in comune

Per valutare la complessità del lavoro da svolgere e le richieste del cliente la parola chiave è analisi. La comprensione analitica del problema si avvale della SEO Audit come strumento di valutazione del sito (blog, e-commerce o app).

La SEO Audit è un documento che riporta lo stato tecnico (URL, sitemap, accessibilità dei crawlers), l’analisi dei competitors e il livello di accessibilità dei contenuti del sito. A partire dalla sua stesura, si può realizzare un preventivo che contenga le voci da ottimizzare.

Le differenze: l’offerta

La funzione sociale che volge una web agency è molto spesso quella di fornire un supporto di marketing digitale completo. Le aziende che si rivolgono alle agenzie tendono a terziarizzale (in economia, affidare a terzi) il reparto marketing. Questa strategia richiede che più figure compiano azioni simultaneamente, per velocizzare il processo.

Un’agenzia web è un insieme di servizi, ha il grande vantaggio di poter personalizzare l’offerta. Un’agenzia gestisce e costruisce Brand.

Dall’altra parte, un consulente SEO, indipendentemente dalle esperienze acquisite, può gestire un numero limitato di progetti, all’interno dei quali può ricoprire quanti ruoli desidera, a detrimento però della specificità del suo lavoro.

A mio parere, il vero valore aggiunto di un consulente è la sua integrabilità all’interno di team aziendali, e la sua capacità di affezionarsi al progetto.

Nel primo caso si parla di integrazione in realtà strutturate, in aziende che hanno deciso di sviluppare internamente un reparto marketing, e che delegano lavori saltuari o consulenze e formazione per la crescita del personale.

Nel caso dell’affezione beninteso, non si parla di amore per il lavoro (quello si presuppone), ma della capacità di carpire i bisogni del cliente.

Un consulente SEO può gestire meno progetti, è vero, ma avrà un rapporto diretto con l’amministratore o il responsabile dei lavori per quell’area aziendale. Questo vantaggio diminuisce il numero di informazioni perse nei vari passaggi progettuali, concentra più facilmente i bisogni del cliente in un’unica figura.

Inoltre, quando si parla di un consulente SEO, ci si riferisce solitamente a un freelance, chiamato inizialmente per offrire un lavoro una tantum, o al massimo:

“L’audit proposta dallo specialista SEO sarà in linea con la dimensione del progetto e le richieste di posizionamento dell’azienda. Il bisogno di posizionamento sui motori di ricerca marketing è aumentato insieme alla competitività del mercato e al bisogno di essere visibili.”

Quando conviene utilizzare un team?

Si tratta forse di una questione scontata, ma la richiesta di risolvere una richiesta o iniziare un progetto in un tempo ben definito e con una scadenza è un problema che richiede un team. Se il freelance risulta una soluzione ottima per il mantenimento di una situazione ottimale o la risoluzione di un problema, la creazione di piattaforme complesse è appannaggio quasi esclusivo di grandi team, composti da differenti specialisti.

Si tratta quindi, di due richieste, quella rivolta al consulente e quella rivolta a team di specialisti, opposte ma coincidenti, in quanto molto spesso un bravo consulente diventa parte del team stesso, all’occorrenza.