JetOctopus, il crawler che sfida Screaming Frog

Quando mi fu presentato JetOctopus lo fecero come se fosse l’alternativa a Screaming Frog, uno strumento quasi venerato dai consulenti SEO, e che ha un costo, di conseguenza chi lo utilizza ne ha probabilmente un bisogno di tipo professionale.

Per non influenzare i lettori con il mio giudizio fornirò un’analisi sintetica dello strumento, e solo alla fine esporrò i miei pensieri.

Cos’è JetOctopus?

JetOctopus è un tool che serve ad effettuare la scansione di un sito e conservare i dati in forma di progetto. Le informazioni raccolte sono utili al fine di completare una consulenza SEO o controllare l’architettura, l’indicizzabilità ed eventuali errori presenti nel sito scansionato.

Le informazioni fornite verranno organizzate su una dashboard ma sopratutto grazie all’utilizzo di diverse voci all’interno del menu interno alle operazioni di crawling e scansione utilizzate.

Oltre che ad un’organizzazione statica pre-generata dal sistema, c’è anche la possibilità di aggregare i dati manualmente, utilizzando formule ad hoc.

Come si usa?

JetOctopus è uno strumento in SaaS (software as a service) online, che offre 7 giorni di prova gratuita che vi consiglio di provare, anche solo per curiosità o per paragonarlo con quelli che utilizzate.

Per iniziare a scansionare il vostro sito potete cominciare un nuovo crawl (New Crawl) o razionalizzare le prossime operazioni all’interno di contenitori, i Progetti (Projects). Di fatto anche se si scegliesse di iniziare un semplice crawling, verrebbe richiesto di porlo all’interno di un progetto, motivo per cui si verrà comunque “organizzati”, motivo per cui va bene spendere qualche energia in più e dividere le url per dominio / progetto.

Una volta cliccato per iniziare un crawl, ci si ritrova davanti a diverse opzioni divise in 4 categorie:

  • Basic settings: le informazioni sulla URL da cui partire per la scansione, l’appartenenza ad un nuovo progetto o ad uno salvato, la possibilità di porre un limite alle pagine scansionate e all’User Agent (si può effettuare una scansione anche emulando Googlebot), ed è possibile scegliere se guardare dentro al sitemap o meno.
  • Google Search Console Integration: è possibile ricevere informazioni da Google Search Console agganciando l’account in cui è presente una vista sulla URL che si vuole scansionare. Attenti a selezionare una vista compatibile con l0URL che avete utilizzato (quindi con o senza protollo SSL, ma anche www.)
  • Advance settings: ha la funzione di filtrare le URL che non si vogliono scansionare, o di fornire informazioni aggiuntive al robots.txt in un pannello virtuale che non andrà ad impattare sul file posto nella root del vostro sito. E’ possibile anche scansionare solo le url presenti nella sitemap, accedere tramite HTTP Auth, e leggere o meno eventuali cookie salvati sul server.
  • Custom Extraction: come dice il nome stesso, viene personalizzata l’estrazione delle URL, seguendo regole anche molto complesse, che seguono perfino eventuali regole CSS.

Menu del crawl

Una volta personalizzata la scansione e resa operativa, dopo un tempo veramente breve sarà possibile visualizzare i risultati dell’operazione.

Le informazioni sono divise in diversi panelli tematici, ma per accedere funzionalmente ai primi due è richiesta l’integrazione dei log del server e l’accesso a Search Console. Se la seconda integrazione è veramente semplice, bisogna semplicemente loggarsi al proprio account all’interno di un pannello, la sezione che riguarda i server log è da implementare (almeno nella versione free trial) contattando il supporto.

Non ho ancora richiesto questa integrazione perché utilizzo dei metodi alternativi per effettuare questo tipo di scansione, ma se i pannelli fossero chiari, e sembra sia così, potrebbe valerne la pena. Di fatto una delle opzioni che impatta (molto) sul costo del servizio è proprio la presenza o meno della lettura dei log, motivo per cui mi aspetto una certa qualità.

GSC Keywords

Tanti pannelli, e tante voci dedicate alla sezione di Search Console. Il pannello iniziale, Overview riporta con una grafica differenti alcune delle informazioni presente nel tool di Google, anche se effettivamente la presenza in alto della scelta di visualizzazione dei dati provenienti da mobile, tablet e desktop aiuta parecchio un certo tipo di ricerca, così come la visualizzazione veloce della tipologia di visualizzazione che ha portato il clic.

Dai pannelli interni a questa prima vista è possibile effettuare dei confronti con i dati presenti nei server logs, quali parole sono posizionate in questo account ma non hanno ricevuto clic, e davvero tanto altro.

Di pannelli ce ne sono tanti, ma uno sicuramente salta all’occhio, ossia Cannibalization, che permette di visualizzare le pagine interne al sito che competono per la stessa parola chiave.

Per gli amanti della competizione c’è Insights, uno strumento che serve a visualizzare il numero di parole chiave nelle varie top, suddivise per prestigio e posizionamento.

Crawl e Compare crawl

Anche il pannello Crawl è diviso in sotto pannelli, e si occupa di visualizzare le URl eventualmente bloccate dal file robots.txt, la performance (il tempo di caricamento) delle pagine, gli elementi HTML duplicati, l’analisi delle anchor text dei link interni ed esterni.

E ultimo, ma non per importanza, la possibilità di effettuare un check sulla visibilità delle pagine secondo una scansione effettuata attraverso le indicazioni della sitemap, ed eventuali incongruenze con una ricerca effettuata dal bot (dicono Googlebot) con la conseguente attribuzione del termine “orfano alle pagine” (si dicono orfane le pagine che non possono essere raggiunte in una ricerca se non da un crawler).

Compare crawl è un altro pannello presente nel menu, e come dice il nome stesso permette di fornire un’analisi sulle differente di dati presenti all’interno di due diverse scansioni presenti su JetOctopus.

Di fatto, più che una spiegazione esaustiva del pannello bisognerebbe provarlo, visto che le possibilità di incrociare dati è altissima, di fatto si è costretti a ragionare come se si effettuassero delle ricerche all’interno di un database (effettivamente lo è).

Explorers

Si tratta di un semplice pannello che permette di visualizzare quali link sono presenti all’interno di una pagina del sito. Una volta selezionata la pagina, sarà possibile leggere la tipologia di link presenti ed eventualmente, con un semplice click sul numero relativo alla tipologia, visualizzarli.

List

Si tratta di un pannello volto a segmentare il sito e racchiuderne parti all’interno. Può essere molto utile per dividere eventuali sezioni tematiche, che magari si vogliono leggere separatamente.

Le mie impressioni

Si tratta di uno strumento altamente professionale, da un costo contenuto se si guarda la parte relativa a Search Console e alla scansione, altrimenti il sito sale di parecchio ma non tanto più dei competitors. Non essendo una recesione “commerciale” (anche se il rel=”sponsored” è d’obbligo per quell’intelligentone artificiale di Google) o realizzata per fare una comparativa minuziosa, mi rimane solo da descrivere cosa ne penso e perché sono arrivato a questo tool.

Ci sono arrivato perché lo hanno “comparato” con Screaming Frog e di conseguenza tutti i miei pensieri si sono spostati verso questo rapporto. Che dire, è esattamente un competitors di screaming anche se la diversa posizione dei pannelli e la complessità lo rende un’alternativa. Valida.

Non mi sento di fornire un giudizio con un merito assoluto verso uno dei due strumenti, visto che si tratta di tools altamente professionali, che hanno i loro pro e i loro contro.

Sicuramente l’integrazione di Search Console e dei server logs è più visibile, nel senso che la prima su Screaming è appannaggio degli smanettoni e la seconda si trova proprio su un tool ben costoso a parte. Quindi, più che fare un raffronto tra due tools si tratta di farlo tra tre, ossia i due Screaming e JetOctopus.

Le mie ore di attività su Screaming mi rendono “parziale” nei giudizi ma ho l’impressione che JetOctopus sia più veloce da personalizzare “davvero” e meno da utilizzare, anche se lo scarto è minimo ed è dovuto dall’incomprensibilità di molti pannelli di Screaming, almeno per chi inizia.

I pannelli su Screaming sono compatti e lo strumento cerca di aprirtene il più possibile in faccia, Jet invece è più prolisso, ma sicuramente più gradevole.

A mio parere, JetOctopus mi sembra più indicato per le agenzie e un po meno per i SEO tecnici di vecchia generazione o comunque non di primo pelo, se non per il fatto che l’abitudine di utilizzare uno strumento e la padronanza a volte riescono a vincere scarti di qualità irrisori. Per chi inizia invece, ritengo non sia il caso di farsi abbindolare da eventuali riconoscimenti “assoluti” a screaming.

Auguro comunque al “contendente JetOctopus” di continuare così, ho visto dei bei pannelli in beta e sarò lieto di tornare a visualizzarli. Ma non pagando i tre strumenti presi in esame, non ne vale la pena.