Keen, il nuovo social di Google

Keen è una piattaforma social realizzata da due team di Google con lo scopo di sfruttare l’indice di ricerca di Google in combinazione con le personalizzazioni degli utenti.

Il tema principale della piattaforma è il sistema di apprendimento automatico applicato alle schede che gli utenti possono creare per aggregare gli argomenti che gli interessano.

Si tratta di un’operazione che ricorda per certi versi Pinterest, anche se il tema centrale è la capacità del sistema, di Google, di aiutare gli utenti a trovare argomenti simili a quelli aggregati.

Creare un account

Per osservare gli argomenti presenti in Keen è possibile farlo senza aver effettuato un accesso, ma senza la possibilità di effettuare una ricerca o di creare un aggregatore di argomenti, oppure loggare con un account Google.

La piattaforma non richiede una reale registrazione, visto che qualsiasi account Google può operare direttamente.

Una volta effettuato il login è possibile iniziare l’esplorazione o ottimizzare le proprie impostazioni.

La piattaforma permette di ricevere elenchi di contenuti direttamente via mail, così da renderla fruibile anche per professionisti o per tutti coloro che ricercano un aggiornamento tematico automatizzato.

Oltre alle impostazioni di notifica, la piattaforma permette di navigare e generare keens.

Cos’è Keen?

Oltre ad essere il nome della piattaforma, i keen sono degli aggregatori personalizzabili. Ogni utente può generare un keen e:

  • riempirlo aggiungendo del testo;
  • inserire dei link provenienti da siti esterni (guadagneranno un’immagine d’anteprima, dove possibile);
  • cercare contenuti tramite la ricerca interna.

Per comprendere appieno le potenzialità di questo social media, bisogna comprendere il funzionamento dei pannelli Explore e Searches.

Ogni keen è composto da tre sezioni:

  • Gems: si tratta dei contenuti selezionati e prelevati dal pannello Explore. Ogni utente che verrà a visitare il tuo keen sarà
  • Explore: si tratta della sezione che mostra i contenuti aggregati dalla piattaforma. Non è possibile effettuare una ricerca in questa sezione, ma solo aggregare come “gems” i contenuti o leggerli.
  • Searches: in questa sezione è possibile aggiungere tag, rimuoverli, o ricevere dei suggerimenti su eventuali tag correlati a quelli selezionati. In questa sezione l’aggregatore di contenuti effettua le sue operazioni, permettendo a Google di comprendere meglio le associazione di concetti e gusti degli utenti.

Keen è un social?

Dopo averla analizzato per bene, la piattaforma è sicuramente meno “social” di molte altre, e si concentra di più su navigazioni mirate (almeno per adesso) e alla possibilità di aggregare i contenuti piuttosto che di rendere facilmente visibile le proprie idee (scritte).

Una volta selezionata una delle gems, è possibile lasciare un commento e visualizzare dei contenuti ritenuti collegati al precedente.

Al di là dell’argomento da aggregare però e la possibilità di commentare, la creazione di un keen è un evento che ricorda un po la creazione di una bacheca su Pinterest, e come tale sopperisce ad un bisogno specifico ma non è pensata per mantenere le persone al suo interno oltre la navigazione per curiosità, ricerca, ect.

Questo vuol dire che le comunità che si potranno creare su Keen saranno di passaggio, adatte a ricevere informazioni, scambiare feedback, ma senza sezioni che permettano un robusto scambio di informazioni tra utenti, come accade su una chat.

La percezione dell’ambiente creato è effettivamente sperimentale, per certi versi asettico e sicuramente minimalista. E’ facile effettuare ricerche, è facile navigare tra le informazioni correlate. Adesso tutto ciò che manca sia un indicatore della qualità del sito o del contenitore dei contenuti.

O in qualche modo c’è già? La sensazione è quella.

Al momento all’interno della piattaforma non è presente nessun servizio di advertising interno.